martedì 4 novembre 2008

consacrazione

Consacrazione.

Vite assiepate,
stirpe che norma a sorte...
quanto può un poeta oltre le
tenebre del diritto?

Vibriamo nudi al Vento, e interroghiamo i Mari
per le vendette
ma perdoniamo,
seppur dimentichi di Abele.
Il nostro sguardo
fu consacrato all'altro
fratello, che in terra fece legge del
proprio sangue.

Lasciateci tra queste braccia
che hanno pianto, desiderato
il Desiderio!
Fratello,
sei reso Uomo
dalle tue tante morti,
a noi poeti non guardi mai?
Noi a te, e tu a noi.

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